giovedì 19 gennaio 2012

Yo window

Ho inserito questo simpatico ,e anche utile gadget, cliccate sull'immagine e guardate la situazione meteo , la temperatura ,altre informazioni e le previsioni.
Puo' essere interessante per organizzare una gita da queste parti ;-)

mercoledì 18 gennaio 2012

Cambio di Programma



Cambio di Programma

La Liguria è fatta cosi.
O vai a Levante o a Ponente ,o ti armi di santa pazienza e per forza di cose dopo poche centinai di metri devi cominciare a salire..o nuoti..
Siccome siamo in inverno checchè se ne dica ,nuotare lo escludo per ora, a Levante sono andato Domenica, via si va a Ponente!
C'è un forte vento gelido che spinge da Nord, e cio' libera il cielo da nubi , ma in genere diventa particolarmente fastidioso per il ritorno , ma per ora mi godo comunque il sole , che mi sembra caldo , regalandomi una strana sensazione da "ringo" termico, ovvero un piacevole tepore sul davanti e il gelo dell'aria da dietro.
Cosi mi dirigo verso Finale, l'intenzione è quella di percorrere l'Aurelia per almeno una quindicina di chilometri in quella direzione , poi dietro front e altrettanti di ritorno in senso inverso.
Arrrivato a Varigotti mi fermo un attimo per una foto, e butto un'occhio sul panorama della collina che sale verso le Manie , cosparsa di ville, perlopiu' chiuse , e noto la moltitudine di alberi di Limoni che punteggiano il versante di un  bel giallo vivo.
E' un peccato, nessuno li raccoglie , e nessuno o almeno pochi, puo' godere dello spettacolo del loro colore .
Chissa' magari in questo momento i proprietari di queste ville stanno invece guardando un bel grigio nebbioso di qualche citta' .
Il vento è persistente e abbastanza freddo , e la sensazione è esaltata dall'effetto Wind-Chill, si dice che per ogni 10 km di vento la temperatura si abbassi di un grado , dunque siamo sullo zero, o poco piu'.
Penso alla poco piacevole sensazione del vento freddo sul ritorno e decido cosi di salire , svoltando tra quelle ville e percorrere la via Isasco che raggiunge l'altopiano delle Manie, 3-400 metri di dislivello ,perchè no?
Cosi' salgo tra gradoni e viottoli e alberi di linmone, che poco dopo lasciano il posto alle fasce coltivate ad ulivo, e raggiungo dopo 3 km la statale che taglia l'altopiano.
Stamattina la forza del vento ha fatto desistere i ciclisti che solitamente incontro numerosi  e in effetti nell'arco della mattinata saranno veramente poche le persone che incontrero', nessuno a piedi ne in bici...
Dall'alto il luccicare del sole sul mare è uno spettacolo, e ancora una volta ammiro la bellezza di questi postii.
Tra poco iniziera' la discesa, lunga almeno 4 o 5 chilometri che mi riportera' a Spotorno e penso che questo giro è una buona alternativa all'andare e venire sull'Aurelia e mi piace correre in salita . Nella discesa apprezzo con piacere l'effetto ammortizzante delle Karhu Fluid  e dovro' chiedere ad un tecnico ( vero Carlo?) se è possibile che l'effetto Move Forward sia apprezzabile anche in discesa , mi sembra di si'...
22 chilometri di percorso misto, pianura ,salita,discesa, sotto un bel sole, rinfrescato ( anche un pelino troppo..) da un bel vento balcanico , circondato da un bel panorama invernale , penso che come uscita infrasettimanale possa andare bene.

sabato 14 gennaio 2012

Palla Trail...ovvero il primo lungo di stagione...fuori stagione..

Che fare quando l'inverno tarda, e non si ha voglia di stoppare,e contemporaneamente si hanno un candido paio di KARHU FLUID FULCRUM da strapazzare ?
Si decide di fare un bel lungo, di quelli che in genere si fanno a inizio stagione , quando si vuole vedere a che punto stiamo e con un po' di titubanza ,si ha anche voglia di allungare le solite uscite.
Quella di dare un nome ai percorsi  è una stranezza ma anche una comodita'. Infatti ,registrando  percorsi e volendoli poi "rivisitare" ci si deve dare un nome per trovarli subito e in genere il nomignolo è dato da particolari situazioni o incontri fatti in quell'occasione.
Da qui "Palla Trail" ,insomma un percorso lungo, in parte anche bello, ma che ad un certo punto da quasi sul noioso ,o almeno da quella sensazione di stancare ,forse piu' mentalmente che fisicamente .
Perfetto , volendo fare il "pro" , è quello che ci vuole per vedere se si regge la distanza ..in tutti i sensi..
Quest'anno poi ,due novita' , l'amico Manu , che animato da voglia di fare e spirito combattivo ,mi da una bella carica di compagnia e voglia di fare e le nuove KARHU FLUID che sto testando .
Dopo diverse uscite tra i 10 e 25 km devo allungare, seppur anche di poco ,ma voglio vedere se la loro gia' provata comodita' tiene ad una distanza superiore , anche intorno ai 30 km , quando di solito , le ginocchia cominciano a sentirsi, cosi come le anche , e questo è il percorso ideale.
In piu' la parte centrale ,di una bella quindicina di chilometri , è in sterrato e dunque ,senza far troppo danno , le provero' anche li, dove l'amico Piero dice che le vuole tritare.
Io non me la sento, troppo belle esteticamente , e poi i terreni un po' troppo hard delle mie parti sarebbero una tortura che non si meritano, puo' andare un percorso misto ,ma non di piu'.
La prima parte attraversa una valletta di circa 3-4 km che inizia a salire verso i 600 metri del Colle di Cadibona , spartiacque tra la zona rivierasca e la ValBormida, con una pendenza anche del 20-25 % in certi tratti.
E infatti , presto, ma non velocemente ,ci troviamo sulla statale , appunto appena dopo i famigerati tratti in salita.
Bene, dopo pochi metri iniziamo lo sterrato , che ci portera' alla zona delle Miniere , forse in passato cave di pietra e poi sul percorso dell'Alta Via verso il Santuario .
Questa è una bella sterrata ,molto frequentata dai bikers, che appunto arriva nell'entroterra di Savona al Santuario appunto, frazione della cittadina.
15 km di saliscendi, attraverso boschi di castagni, in verita' un po' brulli in questo periodo invernale, ma che in estate sono verdissimi e freschissimi , adatti alle escursioni anche in stagione calda.
Il percorso segue la via dei Vagonetti, ovvero una cabinovia di piccoli vagoni porta carbone che va da Savona alla ValBormida, si dice che sia la piu' vecchia d'Europa  , attiva fino a poco tempo fa.
E qui purtroppo la sorpresa di trovare dei tratti distrutti dalle recenti piogge, che hanno reso il sentiero una pietraia, e a malincuore costringo  le Karhu a sopportare un po' di superlavoro, cercando  di fare il piede "leggero"...
L'amico Manu segue al passo e io gli ricordo che amo fare questo percorso che appunto dovrebbe testare la condizione alla lunga distanza e ai lunghi tratti in asfalto e lui, infatti mi confessera' poi che l'intenzione dell'uscita sara' centrata in pieno..
Eccoci nella valle del Santuario , passando accanto ad alcune ville e attraverso l'androne di una torre medioevale arriviamo alla statale che porta prima alla piazza del Santuario e poi verso Savona centro.
I chilometri si sommano, siamo ormai oltre i 20, e ora ci saranno gli altri 10 , lunghi piatti e anche un po' noiosi ..
Una nota sulle scarpe, anche sulla distanza la comodita' è assolutamente piacevole e l'effetto MOVE FORWARD si coglie alla perfezione , ovvero nessuna ripercussione fastidiosa su ginocchia o anche .
Si ha la chiara sensazione di scorrimento in avanti , senza sentire la pesantezza dei passi sull'asfalto
.
Qualche discorso per passare il tempo , sui trail che verranno e sulle ipotesi sul clima ..Ci aspetta qualche rasoiata del Generale Inverno o questa volta la scampiamo liscia cosi'?
Bah , una cosa è certa , finora mai a gennaio ci siamo lanciati in una 30 km , speriamo di averne benefici piu' avanti.
Alle porte di Savona superiamo i 25 km , a me ne mancano 6 per arrivare a casa .
Saluto Manu, soddisfatto della sua prova , anche se ammette di aver visto "la Palla" ad un certo punto..beh.. l'uscita serviva a questo ..
Ultimi chilometri col buio sull'Aurelia , dopo aver visto boschi e cavalli, un po' mi disturbano palazzi ed automobili, ma sono quasi arrivato.. Mi fermo ,un po' di stretching (troppo poco, come al solito..) Missione compiuta !
Abbiamo fatto 31 chilometri , asfalto in salita ,asfalto in discesa , asfalto in piano e sterrato , per un tratto anche disastrato..
Le gambe e la testa hanno retto , ma ne parliamo domani ..
Le KARHU FLUID sono una conferma per cio' che ho gia ' visto , in piu' anche sulla distanza ,considerato che poi siamo stati 3 ore e 44 sulle gambe .
Si sono rivelate anche ottime sullo sterrato , ben inteso che il loro terreno ideale potrebbe essere lo stradone bianco o il sottobosco, in cui anche il grip è eccellente.
La suola ha anche attutito le pietre del tratto rovinato, mantenendo il passo fermo anche sul "leppego" ( pietre bagnate vicino ai guadi., in dialetto Ligure  .n.d.r.)
Ma come gia' detto ,mi piange il cuore a far patire le FLUID , continuero' a propinare dosi di asfalto , e a cercare di metterle in difficolta'.


http://karhu.com/scarpe-da-running/move-forward

P.S.: O si corre o si fanno belle foto ..e oggi bisognava correre !

sabato 7 gennaio 2012

Qualche km in piu'..

La meteo diceva venti gelidi e invece un'altra bella mattinata di sole...insomma o ce la fara' pagare cara ,tirando inverno fino a maggio o quest'anno possiamo mettere via gli sci e pensare ad anticipare un po' gli allenamenti..
Nel dubbio ,mi porto avanti coi chilometri, obbiettivo di questa uscita è vedere un po' se con un aumento della percorrenza salta fuori qualche difetto a queste KARHU FLUID , non credo, ma vediamo..
Un'amica mi ha chiesto, possibile che non ce ne siano?
Bah , non è proprio un difetto ,ma nelle uscite precedenti ho indossato delle calze di un tipo che uso abitualmente nel trail, abbastanza spesse, e complice anche il clima di questi giorni, la temperatura dei piedi è un po' salita.
Credo che sia anche un effetto della costruzione della tomaia .La fascia che gira tutt'intorno  da' un buon supporto,ma non è in rete,per forza di cose, e la tomaia stessa è in materiale non troppo retinato, dunque il passaggio dell'aria fredda risulta meno evidente.
Specialmente per chi in genere , come me, non sente il freddo ai piedi ,spesso neanche in condizioni estreme.
Usero' quindi delle calze in Coolmax, versione estiva e vedremo.
Lascio l'auto come al solito a Celle, non amo attraversare di corsa la citta' e la parte di Aurelia piu' trafficata, preferisco partire da li , dove possso inboccare subito la passeggiata a mare.
Inoltre i chilometri sarebbero un po' troppi, e in fondo oggi è festa , ho parenti in casa e non voglio arrivare tardi.
Il sole sul mare e l'aria tersa sono uno spettacolo, e a quest'ora sono ancora pochi i viandanti .
Al passaggio dal porto di Varazze incomincio ad incontrare qualche runner, e sul tratto di mare noto come spot per il surf ,qualcuno ci prova , ma l'effetto della bonaccia si sente , e i surfers si limitano a fare le "papere" ovvero si fanno cullare dalle onde , cercando di cavalcarne qualcuna , ma niente da fare ,sono veramente troppo basse.
Entro con piacere nel tratto esclusivamente pedonale ,che parte dalla fine di Varazze e che arriva fino al Voltri, denominato pomposamente "La via del Podista" , in effetti è veramente una chicca .
Chilometri riadattati della ex-ferrovia, che permettono di correre o pedalare a pochi metri dal mare , una meraviglia!
Il sole scalda davvero e sono contento di aver indossato i corsari leggeri , e cerco come al solito di superare la fase di "riscaldamento" e raggiungere una buona velocita' di crociera, non molto alta ,invero, ma mi viene in mente che l'anno scorso complice anche uno stop  piu' lungo, non avevo certo in programma un "25" il 6 di gennaio..
 I chilometri si susseguono tra un pensiero alla stagione , qualcuno sfasato, uno sguardo al panorama e incomincio ad incontrare qualche runner.
Saluto come mio solito e stranamente noto che i primi non rispondono al saluto , e allora decido che terro' la conta.
Le FLUID vanno via tranquille, come dicevo ,l'obbiettivo di oggi è valutarne la comodita' su una distanza un po' superiore, e vedere se parte l'effetto "serra" ai piedi..
Molto bene i piedi non vanno in surriscaldamento, dunque posso concludere che vista la trama piuttosto fitta della tomaia, stando cosi le cose , è piu' opportuno, se non si soffre particolarmente il freddo , vestire delle calze piu' leggere . Sempre da running con i rinforzi su tallone e punta, ma tipo in Coolmax  come quelle che ho ora.
Dunque rimane la "tenuta" alla distanza.
Arrivo in zona Cogoleto e decido che faro' il dietro front al km 12,5 e cosi è.
Ritorno ,sempre nel sole , che stavolta ho quasi di fronte , e ne godo del calore, assolutamente piacevole:.
Continuo ad incontrare runners ,piu' o meno assatanati, piu' o meno "tecnici"  e qualche ciclista .
Di questi ultimi noto che quasi nessuno è dotato di luce , e nell'incontro nelle gallerie , diverse in questo tratto e non molto illuminate, bisogna usare attenzione.
Riavvicinandomi a Varazze aumentano i turisti, in blocchi compatti , tutti con la loro faccia beata al sole della Liguria, chissa' quale landa nebbiosa o gelata  abitano .
Per la verita' non ho forzato molto l'andatura, mi bastava fare la distanza, e nel fermarmi , posso constatare che le KARHU FLUID sono state comodissime fino a questi 25 km percorsi oggi, certo non sono ancora molti ,ma la sensazione di comfort è stata massima .I talloni non sono indolenziti, come anche i piedi che hanno beneficiato della liberta' dalle cuciture nella tomaia, che in genere su certe distanze si incominciano a sentire.
 Niente anche sul discorso "surriscaldamento" , confermo che è preferibile usare delle calze piu' leggere se si patisce un po' il caldo ai piedi.
 Soddisfatto rientro ma un'ultimo pensiero va alla conta dei Runners incontrati ...
26 il totale, 2 soli hanno risposto al saluto, 2 mi hanno guardato in cagnesco, 22 avevano lo sguardo fisso e serissimo in avanti... mah questi dati non mi piacciono e provo a formulare delle ipotesi... A) vado troppo forte..B) vado troppo piano...C) La mia giacca modello Star Trek non piace...
Prossimi step , aumentare i chilometri, e ( meno facile...) aumentare la velocita'....

mercoledì 4 gennaio 2012

Prima uscita el 2012.... l'Orso si sveglia..

Il primo dell'anno è passato in ozio totale, il 2 piove  a dirotto...il 3 si lavora... basta !
E' tempo di riprendere, anche se piovesse..! Per fortuna questo bizzarro inverno regala un'altra mattinata di sole e ottima temperatura ..niente scuse... si va!
Prendo deciso il largo e la prima sensazione non è delle migliori..
Poco prima di partire ,calzando le KAHRU FLUID mi sono soffermato sul logo rosso-arancio cercando di cogliere il profilo dell'orso ,simbolo del brand , e l'ho delineato con la mente sulla bella tomaia bianco perla , e ora mi viene quasi da ridere da solo..
La bella immagine dell'orso viene sostituita da quella vista tante volte in documentari , in cui si vede appunto l'orso ,disturbato dall'elicottero ,che stancamente si alza ed accenna una fuga , dapprima poco convinta, a causa dello stato di torpore e dalla speranza di non dover davvero correre, e poi piu' decisa e motivata dall'insistenza del disturbatore.
Ecco, questa è la sensazione esatta provata nei primi chilometri di questa "ripartenza" post festiva, davvero devo correre?... Il tutto insieme alla chiara percezione dei "chilozzi" vigliaccamente apparsi in zona addominale in seguito alle lunghissime sedute parentali mi fanno per un attimo riflettere.
Beh non è esattamente l'immagine dell'Orso KARHU, ma ci possiamo lavorare su.
Per fortuna , poco dopo  cerco di dare un giusto ritmo, blando ma deciso, alla mia corsa e inizio a pensare a come dare una logica alle mie uscite di inizio stagione.

Le fasi di presa di contatto e di acclimatamento sono gia' superate , e ne abbiamo gia' parlato nei post precedenti, e ora è il momento di fare un po' sul serio.
Dopo i primi chilometri in piano la strada sale leggermente, ma non ho certo intenzione di forzare, per oggi, e approfitto del panorama e del sole, ma la leggera discesa seguente mi sveglia e aumento leggermente.
Manco a farlo apposta ,vedo piu' avanti un "collega" runner e la tentazione è troppo forte, allungo il passo.
La sensazione è subito positiva.
La leggera spinta in avanti è favorita dal Move Forward, mi stupisco io stesso , certo non è il momento di pensare a spingere , ma l'immediatezza della risposta della scarpa mi intriga...
E' come se si sentisse una maggiore propensione alla spinta in avanti , come se venisse ottimizzata , riducendo il "rimbalzo" dunque la dispersione delle forze..
Supero il runner e lo saluto, non era certo il mio obbiettivo, ma l'ho usato per provare ad aumentare il passo e provare a sentire la senzazione trasmessa dalle scarpe, e la sensazione l'ho sentita!
Cerco di alternare tratti piu' lenti ad altri piu cadenzati e raggiungo il "mio" giro di boa ,al km 7.
Ok si ritorna , ma come al solito in inverno qui da me, c'è il vento contrario, non mi piace ma ci sono abituato.
Sostituisco al fastidio l'illusione che correre controvento sia piu' allenante, ma non mi sono convinto molto, e mi avvicino al decimo km, decido di farne un po' aumentando il ritmo ,una sorta di ripetuta lunga.
Arrivo all'auto e faccio un po' (troppo poco ) stretching.
15 chilometri, non malaccio come inizio.

Sono tutto sommato soddisfatto, la sensazione di pesantezza è stata breve , ho provato a spingere un po' e ho avuto buone indicazioni , la scarpa mi è piaciuta e penso che la prossima volta provero' ad aumentare i chilometri , se tutto va bene ,io, la Befana e le KARHU FLUID ci faremo una mezza ( maratona) ..