lunedì 31 dicembre 2012

2012 =====> 2013

Siamo arrivati alla fine di un altro anno .
So che non è una novita' , ma quanti di voi hanno mai pensato di poter scrivere un libro , viste quante se ne passano.
Spesso a me viene in mente.
Il fatto strano è che condenso in poche  immagini interi periodi, che a volte abbracciano tempi  lunghissimi.
Mi tornano in mente delle singole fotografie o dei momenti, delle emozioni, sulle quali poi lavoro di memoria e spesso mi servono per riallacciare ricordi anche di anni.
Non so dire se rimangono in mente piu' facilmente le cose belle o quelle meno belle.
Certo è che aperto un cassetto, i ricordi ne escono a fiumi. E ce ne sono davvero tanti.
Ci sarebbe da scrivere davvero, e credo valga per tutti.
Chi non ne ha la capacita'  dovrebbe poter dettare ad altri. Avremmo cosi una sterminata Biblioteca della Vita, che io ritengo  utilissima.
Beh insomma chi piu' chi meno , si possono fare bilanci di questo anno concluso.
Non so dire se sia stato migliore o peggiore di altri.
Posso dire che è passato, con le sue immagini belle e meno belle .
Di quelle belle ne faremo dei bei quadretti incorniciati da guardare con un sorriso, delle altre ne faremo dei piccoli promemoria , da sfogliare a seconda delle occasioni.
Ci potranno servire se dobbiamo valutare degli altri momenti meno belli e verranno schedate nella Bibloteca della Vita sotto la voce " Utilita' di Sistema".

martedì 25 dicembre 2012

Pranzo di Natale

Il Natale è l'occasione  di stare in famiglia, col tempo la semplice usanza acquista valori diversi.
Quella che era insofferenza puo' diventare anche un modo per apprezzare i momenti di ritrovo e di vita familiare.
La frenesia di tutti i giorni si trasforma in ricerca di trovere il modo di vivere al meglio questi 2 o 3 giorni .
Si esagera col comprare ,preparare e stivare quantita di cibo iper calorico , degne della mensa di un reggimento di alpini .
Alcolici compresi.
O meglio, io penso ad acquistare buone bottiglie di vino rosso , indipendentemente dalle pietanze in cantiere.
Non amo il vino bianco, per me è degno di interesse solo il rosso.
In genere prediligo i rossi piemontesi, ma anche il Chianti o il potente  Nero d'Avola.

Poi , all'avvicendarsi delle portate , unanime lo sdegno verso i bevitori , il monito continuo a non bere piu' di tanto.
Non bisogna esagerare, certo che questo vino è forte...uhh ma 13 gradi...
Intanto la mia modesta conoscenza del nobile nettare si esprime in diverse bottiglie di buoni rossi Doc o numerati..
E qualcuno ha portato un anonimo Rosso Toscano da 10, 5 gradi... ah ecco questo si è leggero...
Non si deve bere troppo ..attenzione..
intanto tutte le bottiglie spariscono ...il Rosso Toscano è ancora li'...

venerdì 21 dicembre 2012

"2° MONTURA TRAIL -GOLFO dei POETI- 5 TERRE" 16 settembre 2012


L'invito era chiaro: Volete correre in un Patrimonio dell'Umanita? Volete attraversare 2 Parchi Naturali ,quello di Portovenere e quello delle Cinque Terre?
Come si risponde ad una chiamata cosi?
Gia nella passata edizione si era visto  come il gran lavoro fatto dal Gruppo Arcigni poteva portare alla realizzazione di uno dei piu' bei trail mai corsi.
La location lo imponeva , questo luogo si merita un trail degno della sua fama.
C'era da migliorare qualche particolare come la zona partenza, e alcuni passaggi , e questo è stato fatto.
La partenza è stata data da Marola, a Ponente di Spezia,
Siamo stati accolti all'interno della struttura militare , e ci è stata messa a disposizione una vasta area di parcheggio , con vicino la zona partenza e arrivo, un accogliente copertura per il ristoro finale e delle comode docce calde, cosa non da poco ,vista l'esperienza di altre gare anche invernali.
Due percorsi, un 21 e un 46 km, entrambi molto tecnici , ma che avrebbero garantito a tutti di calpestare luoghi ritenuti a livello mondiale una assoluta meraviglia, con il passaggio attraverso Portovenere,Campiglia .Riomaggiore .
Al briefing del sabato ,Marco ci suggeriva di  ricordare una parola, "Guarda" , per invitarci a gustare le immagini che avremmo trovato .
Per lui , che "forestiero" è stato stregato da questi luoghi ma vi assicuro anche per me , che sono di qui, ma che ogni volta gioisco mentre mi riempio gli occhi dei fantastici panorami Liguri.
"Guarda" si è un buon invito, ma avrei  aggiunto anche " ma anche dove vai", infatti il percorso bellissimo ma mai facile non lasciava che brevi momenti di relax vero e proprio.
Ci vuole tanta attenzione e buona tecnica a correre su e giu' per le "fasce" ovvero la terra rubata al mare, a strapiombo , dove vengono coltivate le vigne da queste parti.
Attraverso i muri a secco , che delimitano le proprieta, avremmo affrontato poi una delle giornate piu' calde di questa fine estate, tanto che uno di questi passaggi è stato rinominato "il microonde"... detto tutto!
Alla fine di una di queste risalite avremmo poi trovato Marco , per la prima volta da me sperimentata finora , in veste di controllore della dotazione, spero sia stato imparziale.
Di sicuro aveva piu' la veste dell'organizzatore scrupoloso  che del severo guardiano.
Dispensando parole di conforto e di ammirazione adempiva al suo compito, facendolo pero' con classe , e si ripartiva "controllati" e felici.
Ho visto anche qualche trailer patire un po' dell'eccesiva calura, forse perchè aveva lesinato con la scorta d'acqua , o ecceduto col ritmo sottovalutando il percorso.
Personalmente ho gestito bene sia l'uno che l'altro, certo è che ad ognuno dei numerosi ristori e punti acqua ho bevuto e rifatto la scorta.
Una "calda" presa una volta non si scorda piu', e come si dice prevenire è meglio..
Il passaggio nel centro storico di Portovenere è stato veramente una chicca, preceduto dalla ripida scalinata nei pressi del castello , poi proseguito verso la Chiesa per poi ritornare a salire verso Campiglia.
 Il conforto del ristoro ,del saluto dei cari e gli sguardi ammirati dei turisti  hanno l'effetto della bevanda caffeinosa, diciamo almeno per i primi 250 metri , poi bisogna di nuovo stare attenti al passo e al paesaggio..
Ogni volta che ho trovato un "pregin" come si dice qui ovvero un rubinetto , mi sono bagnato e ho bevuto un sorso , e tra sacca riempita piu' volte e bevute varie credo di aver consumato non meno di 5 litri di acqua e altro.
Per il cibo , la semiautonomia dichiarava la necessita' di provvedere in proprio, e per me che non disdegno gel e barrette non è stato un problema.
Considerato che la distanza relativamente breve non mi avrebbe richiesto cibi salati, ma siamo al limite.
Per qualcuno, non faccio nomi per la privacy .. l'assenza di salato sarebbe stata condizione dura da superare.
Credo comunque che il grosso ostacolo della giornata sia stato il caldo , unito alla durezza del percorso in alcuni tratti , che sarebbero stati piu' agevoli se percorsi al coperto di alberi , ma si sono rivelati veramente tosti uniti al calore delle rocce.
In alcuni tratti l'azzurro del mare sottostante strappava commenti ai compagni di viaggio e spesso ci si rammaricava di passare cosi in alto, una "ciumba" ( tuffo in sleng West Coast) ci stava , anche a costo di perdere qualche posizione.
Posizioni che invece risalivo, grazie alla costanza da diesel, e al rallentamento di qualche collega , che non aveva fatto i conti con il terreno ligure, che ti impone contini cambi di ritmo e ripartenze, non ti da tregua , poi oggi fa davvero caldo.
I partiti nel Trail sono stati 249 e i finisher 143 ..non male , mentre per la breve 155 partiti e 129 arrivati.
Questo sta a significare che i 100 ritiri della lunga contro i 20 della corta sono stati segnati in buona parte dalla durezza del percorso in rapporto alle condizioni meteo.
Intendo dire che molti penso avevano una sufficiente preparazione in base alla lunghezza del trail , ma che è stata sfalsata dalle diverse condizioni di durezza , visto il caldo torrido e la difficolta' del terreno.
L'ultima discesa su Marola, su pietraia , ci accompagna sulle scalinate che scendono in paese . Sempre con un occhio a dove mettiamo i piedi e uno, immancabilmente all'ennesimo scorcio di costa o luccichio sul mare.
Ci accoglie il vociare dello speaker che accompagna la premiazione dei piu' bravi, Cecilia Mora e Giulio Ornati per la 46 km e Elena Mitterhuber e Damiano Cortinovis per la 21 km.
Noi ci siamo goduti la nostra giornata di Trail in un Patrimonio dell'Umanita', degnamente conclusa alla tavola dell'abbondante ristoro finale.
L'ambiente è stato davvero cordiale in questo week end, gli "Arcigni" hanno davvero lavorato bene , credo che questo trail crescera' ancora.
Da parte mia faro' il possibile per promuoverlo.
Un pensiero va anche al fatto che le zone in cui siamo passati  poco tempo fa sono state devastate dall'alluvione , motivo in piu'... beh d'altronde "Arcigni" dice tutto..
Come sempre è veramente poco il tempo passato nel famoso "terzo tempo" molti hanno fretta di scappare, forse complice la lontananza da casa.
Per me un altro motivo di soddisfazione , tanta bellezza a due passi da casa.