domenica 8 settembre 2019

La Mia UTIEMMEBI'!

C'è chi dice che è un circo Barnum del trail, chi dice che è un enorme business, io dico che bisogna provare una sola volta a passare questi diavolo di 5 giorni a Cham per farsi un'idea. Dopo anni di tentativi, una volta ho swicchato su CCC ( finita onorevolmente..) e nel 2017 ci ho preso uno schiaffazzo, ma per colpa mia che ho preso sottogamba questo avvenimento.
Quest'anno no, dopo aver passato mesi a fare le solite cose, decido di affidarmi ai consigli di un grande Amico e lui accetta volentieri. Sa benissimo cosa mi manca e li si deve migliorare . Il resto è testa dice lui..Vero! Ed è li il problema.
 Ma attenzione ci si logora anche al pensiero fisso, poi la svolta mentale , come ti succede con la bici e la tavola , basta ascoltare i consigli e star sereni, e non  far sempre di testa propria.
Non volevo neanche fare la solita foto sotto l'arco , scaramanzia, non volevo pensare a quella via e quella curva , viste finora da dietro le transenne col magone.
 Pensavo solo al primo ristoro , e basta , St.Gervais, arrivare col chiaro, punto.
Ficcarsi nella pancia del gruppo in partenza, cercare di corrrere di buon ritmo in quei primi 10 km, tranqui ma deciso.
A dire il vero a casa avrei pensato di scoppiare a fare i primi 10 a 5,30 ma ora no..vanno via cosi'.
Les Houches, solo acqua nelle flask, era inutile caricare prima, e via verso la salita. 
Mi accorgo subito che è splendidamente giorno , rispetto a due anni fa.
Le discese sui prati sono piacevoli, ora si vede e si corre bene.
Primo ristoro e cancello , 1 ora e dieci di anticipo, ottimo. Morale. 
Via verso Les Contamines , anche qui un'oretta prima, mi metto la giacchetta . Ho perso sia Piro che Gaetano, e non so se sono davanti o dietro. Piro sicuro avanti , Tano non so in quel momento.
 La salita verso il Col du Bonhomme e la  Croix è micidiale, gradoni e talvolta acqua, ma vado del mio passo. 
Les Chapieux, sempre tempo in anticipo , ma mi accorgo che non sto mangiando, meglio pensare a mettere roba calda , ormai è notte.
Arietta piacevole, anche in alto, il salitone verso il Col de La Seigne è fetente , ma vado ancora bene!
Sereno e sorridente penso di andare verso Lac Combal , ma mi sono dimenticato delle Pyramides , un colletto bastardo di rocce scivolose come sapone, dove ci sono ancora moltissimi fili spinati delle Guerre, e penso che idiozia fare la guerra a uno attaccato , da una pietra sei qua , dall'altra di la'. Pensiero troppo profondo mi fa guadagnare una cartella a terra dove rimedio un lividone su un braccio , un paio di escoriazioni e un voto 9 piu' da un fotografo che mi vede fare un carpiato per non sfigurarmi sulle pietre di cui sopra. 
Bene, morale e culo sono testati. Via verso la discesa. Emorme piacere vedere Mauro al Rifugio Elisabetta che mi abbraccia e mi fa uno scatto. Grande Mauro.
Lac Combal è una piana circondata dalle cime, bellissimo posto, la luce dell'alba lo rende sublime.
Incontro amici, Fabrizio e piu avanti Paolo, in reco per il Tor.
I pezzi noiosi si dimenticano, cosi' era successo per la salita all'Arrete du mont Favre fetente subito e lunga poi. 
Il rifugio di Col Checruit lo salto senza un dubbio, mi sembra inutile fermarsi a mangiare a 4 km da Courma , dove avremo il posto vita e la borsa. Sbagliato!
Se ci sara' una prossima volta mi fermero' li a mangiare , e poi mi cambiero' a Courmayeur.
Infatti la famosa base vita è un girone dantesco, sporco , senza posto a sedere e senza mangiare .
Eppure ci arriviamo ben oltre due ore prima del cancello, alle 11 non c'è gia' piu' molto da mangiare e poco da bere. Peccato.
Incredibile! Basterebbe poco per organizzare lo stop piu' importante della gara. Ragazzi che puliscono i tavoli e indirizzano verso i posti vuoti e piatti di carta. Trovo assurdo che tra i milioni di cose che si devono portare ci debba essere anche piatto e posate . A quando anche lo sgabello?
Mangio la pasta prima offerta impietosamente in un pezzo di cartone(..) e poi nel mio bicchiere , che prendera' cosi anche il gusto di sugo , dopo quello di coca, brodo, sali e caffe'.
Perdiamo troppo tempo ma non è un problema . Si esce e si va verso il Bertone, dopo un giro del paese, salutato dalla gente sotto il tendone in piazzetta.
Salita ripida ma non estrema, quella al Bertone , li incontriamo Roberta con la quale faremo il resto del giro. 
E' una trailer esperta con Ultra e Tor in saccoccia, tosta e simpatica.
Al sole del rifugio chiedo a Piro di concedermi 10 minuti, lui ha dormito un pochino a Courma. 
Appena un cagnone smette di abbaiare piombo in catalessi, chiudo gli occhi e li riapro subito ma son passati 15 minuti , come nello spazio.
Via da 46 battiti a 130 in due secondi e mezzacosta verso il Bonatti. 
Fine batteria contemporanei di telefono e GPS , metto su la Powerbank, ma non va piu' il gps , solo orologio. 
Al Bertone incrociamo un ragazzo italiano che sta poco bene, sara' il primo di una serie che incontrero'.
Due anni fa qui crisi nera, ora mi sento motivato e voglio mangiarmi Arnuva maledetta.
Discesa , ristoro , due minuti seduti , flask e via. 
Gran Col Ferret a noi due!
Il Karma a volte è bastardo, scatta il mal de panza e subito dopo il cielo si fa nero e pesante ..della serie : Tu , omino pensavi di schivare due anni fa il temporale e il freddo sul Ferret ' No caro.. se di qua passi , il temporale te lo becchi!. 
E cosi , lampi tuoni e grandine, e pioggia gelata. Ci mettiamo in fretta le cose da pioggia  e come si deve fare continuiamo a salire. Bagnati ma il Colle è asciutto , anche se intorno si vede che è grandinato dovunque. 
Al Col trovo Federico , foto di rito e bicchiere di Rosso offerto, massi' accetto e male non mi fa, o forse è da li che è partito lo sguaraus ...mah..
Si scende verso La Fouly, c'è prima un controllo e un gabinetto.. visitato ..  
Parlo di controlli ma in effetti si tratta di superare ben 14 barriere orario senza scampo, non semplici controlli . Ad ognuna di esse puoi essere buttato fuori senza pieta, come solo i francesi sanno fare. 
Ma ho letto il libro, e ci arrivero' sempre con anticipi da mezzora a tre quarti  minimo, senza fermarmi a riposare o che. Acqua , coca, flask e via. 
Se vuoi chiudere la boucle devi fare cosi. Andare , mente lucida e passi lunghi. 
Gia',  il ritmo coi bastoni per me è fondamentale, aiuta in salita a non curvare la schiena , scaricare i pesi, e sentire meno le pendenze . Ne sono convinto.
la Fouly è la Svizzera classica, tutto bello e ordinato. Prati , casette e Ferrari parcheggiata davanti. Bellissimo. 
Piro si vuole ritirare, insisto poco. tanto è inutile, non ci stava da un po'. Spero che non si penta tra mezzora. 
Incontriamo Minna con amici, ripartiamo abbastanza velocemente. Piro si è fatto mozzare il pettorale. 
Per lui stop. Lo aspettera' Romina da qualche parte , evitandogli un tour in pulmino ad ore impietose.
Andiamo verso Champex, mi ricordo il lago e un bel posto, ma la salita nel bosco è tosta e vedo gli zombie, tanti si aggirano con andature a dir poco incerte, e decine , decine sul serio, dormomo li dove si trovano , su pietre o nell'erba, alcuni sulla ghiaia. 
La seconda notte tanto temuta per me sta scorrendo via, tra salite discese , mal di panza e una certa tranquilla determinazione. 
Arriviamo a Champex, mi ricordavo un bel ristoro ma lo tratto come gli altri, caffe', biscotti , flask e via.
Breve sosta e si sale verso Plan de l'Eau prima di salire sul serio verso La Giete, un bel passaggio in una stalla, e poi giu' verso Trient.
 E' giorno e sa di buono.
A Catogne si torna in Francia, scenderemo poi verso Vallorcine , altro cancello anticipato bene , mi fermo un poco mentre arriva Roberta , cambio calze e mi avvio verso Col des Montets. 
Sono sereno e rilassato, mi aspetto di arrivare all'attraversamento della strada che mi avviera' verso la Tete au Vents. 
Ora si tratta di tenere e se tutto va bene ...
La salita me la faccio con decisione e serenita', non saprei trovare altri vocaboli, ogni tanto mi fermo a gurdare indietro e intorno. Un paio di volte trovo gentili viandanti che mi incoraggiano dicendomi anche belle frasi, come "goditi il viaggio" o " è il tuo giorno" . 
Mi fa un enorme piacere, sono sereno , stanco  il giusto ma forse comincio a capire che ce la faro'.
L'altopiano è bello e il panorama sublime , ma cè ancora un'oretta prima di La Flegere ( che un mese fa mi ricaccio' a casa nel Marathon..) ora è li la vedo e sento o mi sembra di sentire , le voci dal centro di Chamonix.  
Entro nel tendone con un sorriso ebete , bevo tre bicchieri di coca , e faccio due parole coi benevoles, che stavolta lo sono stati davvero. 
Anche l'ultimo mi saluta con stretta di mano mentre dice Bravo' e lo ringrazio a nome di tutti gli altri. 
6 km di bosco e 3 di paese mi separano da uno dei piu' bei momenti che ho immaginato. 
Male ai piedi pazzesco ma chissenefrega, penso di andare piano ma cambio idea subito, corro giu nel bosco, lasciandoci ancora parecchi.
Il terreno è insidioso a tratti , ma le gambe reggono, anzi sono straordinariamente ancora forti, non sento piu' ne i doloretti ai piedi ne al ginocchio . 
Arrivo in paese superando ancora tanti concorrenti, la mia rimonta del finale funziona anche oggi, eppure sono 171 ,incredibile.
Mi sento bene , come è possibile? 
Finalmente arriva il piano, sono alle porte di Chamonix , sicuramente hanno un sistema di rilevamento perchè sento gia' lo speaker che fa il mio nome ..e mancano 3 km.. bellissimi.
Vedo Maria Carla che mi viene in contro in lacrime , anche io sto per esplodere ma mi tengo , Davide mi abbraccia e mi dice qualcosa come "Hai visto?" sono al settimo cielo e gli dico solo Grazie , ma dieci volte. 
Inizia il giro d'onore . Tantissima gente che urla il mio nome , anche storpiandolo, ma non mi importa , sono tutti amici, tutti mi sorridono, vedo sguardi sorridenti , sto per esplodere. 
Ogni tanto mi porto le mani in faccia, non ci posso credere , sto vivendo il momento sognato per almeno 5 anni . 
Entro nel tratto finale e finalmente guardo dritto l'arco finale, è tutto mio!
La gente urla e applaude e sorride, io sono al settimo cielo. 
Passo la riga e mi volto a salutare quel pubblico stupendo. 
Sono uno dei tanti ma mi hanno dedicato un po di gloria e me la godo tutta. 
Momenti incredibili. 
Strozzo un pianto e il cameramen impietoso mi fa un primo piano. Vorrei urlare e saltare . 
Gentilmente mi avviano verso il ritiro del fatidico Gilet, è giusto arrivamo gli altri. Io sarei stato li due giorni.
E' fatta, ora inizio a crederci. 
Arrivano MC e Davide ancora abbracci e ci diamo appuntamento per una bevuta celebrativa. Sicuro. 
Grazie ragazzi. 
Che dire, non è un trail come gli altri è IL trail, una gara vera con cancelli tirati. Devi preparartti apposta, non si improvvisa e non si vive di rendita. Tutto deve andar bene . 
Infatti non mi capacito di aver avuto problemi di pancia, e aver di conseguenza mangiato poco e male, cio' nonostante le gambe non hanno mollato. 
La testa neanche. Cio' che mi ha tradito due anni fa l'ho domato questa volta . E ne sono felice. 
Il Karma...due anni fa avevo rifiutato di passate il Ferret sotto il temporale , quest'anno ho dovuto passarlo sotto la grandine lampi e tuoni...doveva essere cosi', ed è stato. 
Il materiale Salomon ha tenuto alla grande. I due cambi completi sono stati azzeccati , le calze e i pantaloncini non mi hanno dato problemi di sfregamenti . 
Ho utilizzato la giacca Bonatti Race leggerissima durante il temporale e ha tenuto alla grande, ma consiglio la Bonatti tradizionale per i meno performanti , specialmente per piogge piu' robuste.
Consiglio i bastoncini che aiutano tanto per queste lunghe percorrenze, riposti quando non servono nella comoda "faretra" Salomon attaccata allo zainetto.
Comodissime e senza nessun problema le nuove @Salomon Sense Ride 2 , assolutamente perfette!

Che altro dire , alla prossima , ce ne sono ancora due da chiudere qui alla Mecca del Trail.
Au revoir!
#timetoplay #salomonrunning #ducoaching #testedure #betheBear
 


giovedì 4 aprile 2019

MAREMONTANA 2019 !!!

Maremontana è imperdibile.
 Perchè la organizzano gli amici , perchè la fanno gli Amici , perchè si vedono sempre un sacco di Amici , perchè l'ho vista nascere crescere , tribolare e diventare Grande.
Perchè ogni volta la fai perchè ci devi essere  e poi ti strega con qualcosa di diverso , e giuro , provare per credere , è forse la gara che ha il record  di minor tempo tra la fine e la voglia di iscriverti alla seguente.
Stavolta , ero convinto di iscrivermi alla 20k , salvo poi cambiare idea appena in tempo per vedere il Sold Out sulla 45k , sinceramente non ho  pensato  alla 60k.
Poi Gian mi dice che cercano Scope sulla 45 , fatto!
MI piace un sacco l'idea , posso fare i 45 km senza assillo gara, in compagnia, sara' un bel lungo e poi domenica dopo si va alla Maratona di Roma , perfetto!
Si unisce con gran piacere anche Giorgione Formica , grande ! Con un trio cosi la giornata top è assicurata.
Mi faccio un idea dei tempi necessari per finire , e sinceramente punto qualche amico tra gli iscritti che potrebbe essere un "cliente" per la fine della classifica.
Perdonatemi , l'ho pensato veramente , senza malizia .. ma anzi ero convinto che sarebbe stata una truppa da sganasciarsi dalle risate. I nomi , forse , dopo..
Il sabato "del villaggio" è notevole, stand e sorrisi .
Io penso che potrebbero chiedere il gemellaggio con la Cortina di fine Giugno e la Chamonix dei primi di Settembre , per intenderci.
Contatto Roberto che mi da una serie impressionante di notizie su postazioni, radio , volontari e tutto il circo.
Saluto duemila persone e vedo gli amici Ovini .
A domani , sono un po teso ma felice. Credo che sara' una gioiosa responsabilita'.
L'ho presa molto sul serio, non nascondo che ho pensato con curiosita' a cosa avrei visto sul campo di una manifestazione che ha passato anche dei momenti difficili, e sono sicuro ne ha fatto tesoro.
Levataccia in vista , si parte alle 6... azz .. vabbè nooo c'è anche il cambio ora.
Per uno che patisce di insonnia e ansia della notte prima siamo a posto.
Spacco  le palle alla mia dolce meta' che vuole vedere un insulso programma di urletti e caciara. Mi chiudo in camera e metto la sveglia...non sapendo che è radiocontrollata  e dunque la metto avanti io e poi andra' avanti un'ora da sola , risultato mi svegliero' come un pirla alle 3!!
Ma per ora mi butto a letto , Zoe un po' stranita per l'ora presta mi raggiunge nella sua postazione ai piedi e... sento una CHITARRA ELETTRICAA!! Macheccazz..chi cazz'è .. in strada .. a marzo?
Un fessacchiotto con la chitarra elettrica giuro! giu' in piazza che smanetta, prontamente mandato da buon anziano affanculo si allontana..
vabbè via ... bang .. le tre!!
Strano ,schizzo fuori, operazioni, borsa, auto passo a prendere Gian .. ritarda il maledetto... via .
Autostrada deserta ai confini del mare , parcheggio ( certo alle 5...)
Loano sembra che siano le 5 ma del pomeriggio pieno di gente, concorrenti e non. Tutti allegri , scalpitanti.
Le luci frontali brillano, la gente incita, lo speaker va su di tono e si parte...
La spiaggia al buio e ci dirigiamo verso la prima salita..
Sto come una volpe in un pollaio , mi godo le ultime posizioni .
Tappo, sentiero verso il Monte Croce e lo spettacolo assoluto dell'alba sul mare . MERAVIGLIA!
Fa freschetto, 5/6 gradi ma si sta da dio.
Il gruppo si sgrana , si vede il serpentone che si snoda sul sentiero e arriviamo alla croce che ricorda Ponzo.
Vediamo purtroppo il primo ferito. Le pietre infide hanno colpito un atleta che presenta una profonda ferita al ginocchio, intanto una ragazza non ha smaltito il mal d'auto , strano ma vero e tra conati di vomito è costretta al ritiro. Ed è qui che ho il primo contatto con l'incredibile macchina organizzativa.
Alla radio i soccorritori comunicano con la direzione le condizioni fisiche del "paziente" come subito viene chiamato. Sembra un dettaglio , ma fa capire come da subito che si fa per dare chiarezza e precisione , l'atleta diventa paziente e deve ricevere le cure. Sembra una cosa da poco ma mi ha colpito.
Viene fatta la verifica clinica del suo stato con tutti i dati medici e in accordo con la direzione gara parte Drago1 , l'elisoccorso. L'atleta ora paziente non puo' camminare . Via in ospedale. Andiamo avanti, le Termopili , sguardo avanti ma anche tutto intorno, un sogno.
Panorama incredibile a 360° , dalla Gallinara al Beigua. Bocca aperta.
Santuario.
Incontriamo le squadre di soccorso,e sento che ogni volta avvisano del nostro passaggio. Grande!
Continuo a vedere dettagli pazzeschi.
Con la radio che abbiamo in dotazione, anche questo non da tutti, sentiamo tutte lecomunicazioni tra i volontari e la direzione gara.
Con calma assoluta le notizie si susseguono , controlli e tutto bene.
Noi si va avanti , la fatica è poca visto il passo controllato. Una favola.
Vediamo allontanarsi davanti il Trio che pensavamo di raggiungere. Sono contento perchè penso che loro ne abbiano una iniezione di fiducia.
Dai come scope saremmo un po piu' veloci , e ci accordiamo di non piombare addosso agli ultimi , ma dare loro uno spazio di comfort, diciamo cosi'.
Mi informo sulla posizione di Ciro , l'amico super Veterano con la pellaccia durissima che naviga diversi minuti avanti , bene.
Siamo vicini ad un concorrente che manifesta tristezza perchè lo abbiamo raggiunto.
Lo incoraggio e prende un po di lasco.
Veleggiamo tranquilli ascoltando messaggi radio e sparando cagate siderali. Mi piace.
Il tempo è ottimo.
Il sole caldo ma l'aria freschetta. Anche il meteo sforna una prestazione sublime.
Giogo di Giustenice dopo salita e discese da stare  attenti.
Ristoro e foto dell'amico Walter Nesti sempre presente , grazie.
Ripartiamo verso il Monte Carmo . Ciro non si vede, molto bene.
Riprendiamo il concorrente che in un impeto di "oracercounascusa" esclama " si , ma sono del 1960!", embè che c'è di strano.. pure io!
La prende malissimo e parte a bomba, non lo vedremo piu'. Peccato perchè ci aveva detto di essere un produttore di vino.
Pazienza.
Saliamo sul Carmo.
Troviamo Martina e Mirko che come promesso mi porge una birretta. Ottimo.
Incontro anche un amico dei tempi della MTB , mi fa piacere.
Discesa sempre con un occhio a terra e due tutt'intorno, uno spettacolo.
Incontriamo Alessandro, un Omone , e questo è proprio il suo soprannome , di oltre 100 kg e alto 2 metri ma con una forza e una determinazione epici che lo hanno portato ai traguardi di molte ultra. Un grande, di fatto e di fisico.
Faremo assieme fino alla fine .
Ci avviciniamo al termine, ovvero ai dintorni di Loano.
Durante tutto questa bellissima Maremontana da scopa ho visto come abbiamo creato una macchina ineccepibile che funziona come un orologio , decine di postazioni, credo vuol dire centinaia di volontari, radio, soccorritori, soccorso alpino, e semplici ma che dico semplici Super Volontari, sempre tutti gentili, disponibili, sorridenti.
Ho visto e sentito come si guidano soccorsi e si coordina gli interventi. Sono esterrefatto in positivo natutralmente.
E sono orgoglioso e onorato di aver preso parte a questo evento.
Dopo il  Monte Carmelo siamo sulla passeggiata.
dico a d Alessandro che lo lasciamo andare avanti per fargli godere in santa e solitaria pace il suo traguardo.Lui umilmente dice no ma poi  accetta.
Mi sento che gli fara' piacere. Ne fa anche a noi.
Una signora ci chiede quanti km abbiamo fatto e le rispondo 45 . Lei scoppia a ridere e dice che non ci crede.
Pazienza, noi sappiamo che è vero, ma sono volati.
11 ore ma le ho godute tutte. Grazie Maremontana per questa giornata , e grazie ai miei soci Giorgio e Gianpluto.
Complimenti a tutti , davvero,  in primis a Ciro Super Sixty e al Trio Innominabile che on abbiamo raggiunto.
E ad Alessandro il Grande ( e grosso).
Prossimo anno faccio la 45 .

Materiale usato :
Ineccepibile e comodissimo il nuovo zainetto Advanced Skin 5 litri di Salomon , comodo, leggero e capientissimo. Con la "faretra"  porta bastoni stato facile estrarre e riporre velocemente , anche la radio!
Scarpe Salomon Sense Ride , perfetta . Comoda , leggera e protettiva sulle pietrazze del Croce e giu' dal Carmo. Voto 10 + .
Pantaloncini con gamba Salomon Trail Running , con taschette elastiche dove ho messo le carte dei (pochi) gel e maglia Salomon Agile maniche lunghe , perchè io amo cosi , leggera e mai scomoda anche sotto ascelle e sotto lo zainetto.
Giacca Bonatti nelle prime ore , un must.
Calze Salomon NSO LEG-UP con gambale contenitivo , leggero e molto estensibile . Perfette.

8 giorni e sara' Maratona di Roma.







 .

mercoledì 13 marzo 2019

The Big Familly

Cosa può far piacere ad un vecchio trailer , dopo anni di onorato calpestio di ardui sentieri,irte salite, ripide discese,copiose sudate?
Ho sempre pensato che avessi iniziato prima avrei impostato diversamente i miei allenamenti ,migliorato qualcosa, intensificato le uscite.Ma tant'è la passione rimane e si fa quel che si può compatibilmente con tutto il resto. 
Dunque eccomi qua , evidentemente quel che ho trasmesso era pura passione, ed è cosi cavolo.. Mai mollare ,una nuova stagione con nuovi stimoli e nuovi obbiettivi. Ambiziosi forse, stimolanti sicuro .
Quando vedi una montagna, vedi un sentiero, un viaggio, una salita, un panorama, mille emozioni, nuovi amici.
Certamente non un ostacolo.

sabato 29 ottobre 2016

UTLO 2016 , detto, fatta!

L'anno scorso sono passato dal Lago d'Iseo, tornado da un Week End sul Lago Maggiore, diciamo dietro l'angolo, e ho visto la segnaletica del Ultra Trail Lago d'Iseo e ho subito pensato che potevo metterlo nel mirino, guardando le montagne li intorno, ero certo che quei boschi celavano sentieri asssolutamente meritevoli di essere scoperti.
Posso dire che la UTLO sia una delle gare piu' belle, per tutto, alle quali ho partecipato.
La zona non la conoscevo e ne sono rimasto impressionato in positivo, bello il paese e tutta la zona.
La logistica , accoglienza, pettorali ecc ineccepibile e anche gli inviti che avevo letto fatti dai sindaci alla cittadinanza mi hanno fatto vedere un approccio diverso , anche dei locali ,molto caldo e sentito.
Saimo giunti in blocco coi Cavrones , alcuni sulla 34 e altri sulla 57 ( poi 61 e rotti, vista una deviazione causa frana..)Tutti finishers e tutti contenti.
Ho scelto la 57 per godermi la gita a fondo, visto che ero con moglie e cana, mi volevo fare una colazione ad un ora decente e permettere di seguire partenza e il resto , senza alzarmi da solo alle 4 come un bibino.
Albergo mega lusso, colazione ...intanto attacca a piovere alla faccia delle previsioni..
Sopportabilissima, a parte rovinarmi il look da gara, poichè adotto un bellissimo poncho in nailazzo pubblicitario gia' sperimentato in altre partenze bagnate..non sei figo ma resti asciutto zaino compreso..
bang, e si sale subito, fondo perfetto, sentiero sottobosco morbido e foglie soffici , altro che i pietrazzoni a cui siamo abituati.
Paesaggi fiabeschi attraverso boschi e frazioni e insomma ci fumiamo 2200 mt di dsl in 20 km,, Mazzoccone e Croce son due belli scogli, purtroppo fatti nella nebbia assoluta senza vedere una cippa, ma si sentono e sono due salite vere che fanno la differenza.
Me le faccio al mio passo TDI, e il thè caldo sul Croce è una grande sorpresa.
Al ristoro di Alpe Sacchi o simile, ecco il BodyB. non ho capito se era davanti dietro ma ora è li e comincio a punzecchiarlo per chè oggi si deve finire e basta!
Da li faremo a fasi alterne molta strada insieme e anche un po' no, perchè capisco la sua voglia di portarla a termine , ma anche un po il timore di "cuocere" standomi dietro.
Ma oggi si va alla grande , il clima uggioso ci regala panorami , o meglio quadretti da cartolina "scottish" e si va una meraviglia.
I saliscendi a seguire mi piacciono un sacco , mi faccio i ristori , mangio succulente minestrine calde, che fanno l'effetto del miglior energetico, e via .
Volevo finire entro 10 ore e al ristoro base vita di Arola tutto arredato alla grande stile superUltra, penso che ce la faro' alla grande .
Arriva il Body e io sto per ripartire, lemme lemme e godutissimo.
Da li in avanti una passeggiata di cartoline, con villette da urlo, borghi antichi e sentieri morbidi.
La Ultima salita la faccio con due francesi entusiasti ad uno dei quali faccio prendere uno spago chiedendogli se fosse sicuro che non ci fosse stata una deviazione della 90 poco prima, dopo avermi sfanculato a mente, mi dice che è sicuro e quando noi svoltiamo verso il lago , lui devia per l'ultima salita, bella tosta sembra.
Ultimo ristoro, due tazze di te' caldo , 3 minuti di sorrisi e via verso il lungolago.
Ecco l'arrivo , un po emozione quando vedo moglie ,cana e amici.
Durante vla corsa , visualizzando l'arrivo qualche volta mi è montato il magone, ma succede spesso in queste ultra, saranno i pensieri che affollano la testa, la consapevolezza di essere in un posto meraviglioso, con gente speciale, a fare una cosa speciale,o forse gli zuccheri che vanno e vengono.
Poi , spesso, il tutto si stempera con l'avvicinarsi della fine, la tensione scende, se va bene ci si rende conto che è fatta, e il magone si scioglie in goia pura.
 
10,29 va benissimo , bellissimo Ultratrail, tutto perfetto.
Dopo venti minuti corre voce che il 2017 saranno 117 km sulla lunga... mah...
Arriva il Body , finisher , io sono contento , lui di piu'!
Per alcuni del gruppo era una "prima" per altri una conferma , credo che per tutti sia stato un fine settimana assolutamente positivo.

mercoledì 27 marzo 2013

MareMontana 2013 - Il post pubblicato su Spiritotrail-Forum

Per chi non ha accesso al Forum "Spiritotrail", riporto qui il post che ho pubblicato.
Volevo solo far rimarcare la presenza e il lavoro del personale di assistenza e dei volontari ,senza cedere alle critiche e senza menzionare l'organizzazione.
Hanno gia' tanti problemi ,non trovo giusto sollecitare discussioni ulteriori ,specialmente su un forum.
Naturalmente ho la mia idea, molto personale, condivisibile o no, e qui ,che è una mia pagina posso esprimerla.
E' chiaro che coi se o ecoi ma non si fa un cazzo, e che il mio pensiiero poco vale , specialmente ora..
E rinnovo alla famiglia la mia partecipazione al loro dolore.
Credo che ci stava una presa di posizione impopolare ma decisa, anche a costo di beccarsi dei fischi e delle lamentele : la gara doveva, secondo me, essere unificata nel percorso della 25km , evitando cosi la lunga esposizione al freddo e alle nefaste condizioni del terreno.Come ho detto ora non serve a nulla parlarne , ma questo ho pensato , al km 19 , aprendo la porta del S.Pietro e vedendo le facce di chi avevo intorno.

" Ho gia' scritto dei primi pensieri su Paolo e i suoi cari.
Ma ora vorrei portare la mia esperienza personale .
Dall'inizio e dai giorno precedenti si sapeva che sarebbe stata dura. Un'altro trail nella pioggia ,si pensava, nulla piu'.
Il terreno da subito si è dimostrato ostico per le mie capacita', vado bene sull'asciutto, mi prendo anche dei rischi in discesa, ma devo sentire "terra" sotto i piedi.
Domenica non era cosi'. Dunque al freddo e alla pioggia si unisce un rallentamento e dunque raffreddamento. Ho capito subito che non era giornata.
DAl Pian delle Bosse in la sapevo che era un sentierino in discesa.Domenica era uno scivolo di fango.
La faccio breve e dico che ho pensato di arrivare al S.Pietro. Con non poche difficolta' e commettendo altri errori che ho capito : non mangioo e non bevo, malissimo.
La benza fa calore, e io non ne avevo.
Tralascio le difficolta' delle rocce viscide e la contropendenza sul fango .
Quello che mi stupisce davvero è la quantita' di volontari sul percorso, imbaccaliti dal freddo ,bagnati, ma disponibili e presenti! Piu' un ristoro "abusivo" della gente di Giustenice , prima del Bosse, gente unica!
Ecco il punto , al S.Pietro decido di fare mente locale, so che c'è la stufa e entro.
Non pensavo potesse contenere tanta gente!
Noto subito una grande agitazione, i volontari si affacendano a portare bevande calde e cibo e dispensano parole di conforto, ma hanno l'occhio in attesa ,l'atmosfera non è la solita.
Almeno 5 o 6 uomini del Soccorso Alpino, coordinati da un medico , si danno un gran da fare .
Soccorrono e coprono coi teli piu' d'un concorrente.
L asituazione si fa sempre piu' grave , entra gente in braghette corte ,bagnata fraduicia e in evidente stato ipotermico. Io ho un gran freddo, tremo, bevo te caldo ma non basta.
Misteri della mente chiedo e ottengo un paio di guanti in gomma , penso che un po ni ripareranno.. Non riesco neanche a infilarli.
In poco piu' di un quarto d'ora tutte le stanze sono gremite di concorrenti.Cghi si cambia, chi abbraccia la stufa.
Entra un top, in abitino estivo, lo conosco gli parlo ma non mi sembra in forma.
Viene subito curato dal medico che lo spogliano e lo coprono con un telo termico super. Si fermera'.
La situazione cresce in criticita'.
Dapprima i paramedici dicono ( giustamente..) a chi è a posto di uscire dal salone della stufa, cosi' da permettere ad altri di entrare.
Tutti si muovono in maniera el tutto professionale e lucida.
Il medico avverte che la situazione sta aggravandosi, e in continua collaborazione coi suoi, comunica via radio.
Avverte che si chiede una riduzione sulla 25, invita i presenti ad avviarsi sul percorso "breve". Scattano gli avvisi via radio e le comunicazioni tra loro e verso di noi.
Il tutto in brevissimo tempo e in maniera pacata, cosciente e professionale.
Questo volevo sottolineare.
Le persone di servizio sono state fantastiche , si sono mosse in modo competente e tempestivo, medici, soccorritori e volontari del S.Pietro sono stati fantastici.
Il Grande Spirito mi fa restare lucido e decidere di aspettare un po', ho avuto freddo , ma ho deciso di scendere sulla 25, confortato e chiarito dalle comunicazioni del personale.
E sono contento della mia scelta.

Penso al tratto piu' avanti che conosco.
Lo visualizzo battuto dal vento e dal nevischio.
Invece sara' coperto da piu' di mezzo metro di neve.
Nessuno a quel punto sa che brutta piega prendera' la giornata."

lunedì 25 marzo 2013

MareMontana 2013

Sono a meta' tra triste e incazzato.
La MareMontana l'abbiamo attesa , preparata, e gli amici del KUTT sono arrivati per correrla insieme.
La serata del sabato scorre via felice, spaghetteria ,risate,un po' di timore per questo meteo di merda che non ci da' pace.
Ma siamo carichi, sara' una gran giornata. Speriamo di far una  bella gara.
Giovanni è comunque in forma, puo' essre un protagonista, tra i grandi Team partecipanti sta a vedere sto KUTT fornira' la sorpresa.
Partenza all'alba , piove, anche se dicono che piu' su non piovera', io non ci credo neanche per 2 secondi.
Si parte.
Orribile il tratto sulla spiaggia, piacera' ai piemontesi,ma a me no.
Come al solito partenza tipo 10 km... ma gestisco e attendo di arrivare sulla terra.
Ma non è giornata .
 Partire gia' sapendo che sara' dura ci sta, ma trovarsi in corsa ad affrontare situazioni pesanti è un'altra cosa.
Io ero discretamente vestito, anche se per un attimo stavo cedendo al pensiero di partire piu' "leggero" . Fermo restando che io porto SEMPRE giacca,telo ,nastro cibo.. ma ieri per la solita demenza del giorno prima, ho lasciato a casa i guanti e un paio di calze in piu'.
Dopo il Pian delle Bosse è iniziato un concentrato di tutte le cose che a me non piacciono: il sentiero che solitamente è una piccola traccia nel bosco era uno scivolo di fango in contropendenza, impossibile star in piedi, divertente? Per me no.
In seguito la pioggia è aumentata, poi diventando nevischio e poi nevicata pesante , portata da un forte vento gelido , almeno 70-80 km-h.su una temperatura gia' di 1-2 gradi max, il che ricordo, per effetto del wind-chill porta a 0 gradi e anche meno.
Allora penso di tirare i remi in barca, non è la mia giornata, ma vedo neanche quella di molti altri.
Al rifugio s.Pietro trovo un mare di persone e so della presenza di una stufa, li faro' mente locale.
Nella stanza della stufa c'è di tutto. Chi si cambia , chi beve caldo ,chi abbraccia la stufa.
Arrivano concorrenti fradici, in evidente stato di ipotermia , magari lieve, come sono io d'altronde.
Ho mani e piedi insensibili, al punto che non sento le ferite da spine che mi sono fatto aggrappandomi agli arbusti
.Sono fradicio, ma il guscio tiene e direi che al busto e gambe non ho freddo , tanto ..
Ma non ho cambio .Tento inutilmente di mettermi dei guanti in latex chiesti ai volontari.. misteri della mente
.Addocchio dei giornali e farei come i ciclisti antichi ,ma non lo faccio (??).
Entra un atleta che ben conosco, ex stradista, forte, presumibilmente nei primi della corta.
Ha indosso solo pantaloncini corti da atletica, micro calzini,maglietta maniche corte, con gilettino in nilon smanicato tipo strada.Nient'altro. Ed è BLU!
 Trema come una foglia.Lo saluto ma non mi sembra in formissima. Lo indico ai ragazzi del Soccorso, che vista la situazione , lo "curano" spogliandolo e mettendogli una pesante coperta termica specifica. Non mi sembra grave ma non andra' sicuro via.
Da li in poi vedo diversi "casi" , una ragazza sbatte via il te caldo perchè non riesce a tener ferma la mano.
Tutti tremano come invasati, chi puo' si cambia. In effetti un quarto d'ora veramente da manuale del soccorso.
Infatti ,gli unici lucidi ,presenti e reattivi sono i ragazzi del Soccorso Alpino, con il loro coordinatore . Non conosco il loro nome ma per sempre serbero' il ricordo del lavoro e della lucidita' di quei momenti .
La pacata determinazione con cui aiutano tutti quelli che entrano, porgendo cose, parlando , credo anche per capire il grado di "bollitura", e gestendo la situazione mi rimarranno impressi.
Tra loro, i volontari , che fanno tutto il possibile, porgendo cibo e bevanda calda, ma allo stesso tempo scrutano e attendono dei segnali .
Percepisco massima disponibilita' , ma anche un senso di " cosa sta succedendo ? ":
Infatti succede che il Medico Coordinatore fa scattare una sequenza di comunicazioni radio e prende immediatamente coscienza che la situazione è in fase di aumento di criticita' e ci comunica che si scendera' tutti sul percorso da 25.
Io , che ho preso tempo in attesa di decidere il da farsi, mi sento come liberato.
 Dunque non sono un ritirato, in un certo senso mi sento amareggiato ma sollevato,la statistica tiene.
Con un gruppo di amici iniziamo la discesa verso l'arrivo, stiamo bene, continua a piovere ma 5 km e siamo giu'.
Non avrei continuato, conoscendo il percorso e sapendo che i prossimi ristori erano "volanti" e non in baite o simili, avrei deciso di non rischiare , e in un certo senso sono contento di aver gestito mentalmente la situazione, la scelta di scendere è stata resa meno gravosa con la certificazione degli uomini del Soccorso.

A loro e ai Volontari va ,come sempre , e questa volta di piu', tutta la mia stima e la mia riconoscenza .
Questa volta , per la seconda volta, tocco con mano il senso delle procedure e dei comportamenti in caso di emergenza.
Fermo restando che il primo controllo e il primo allarme dobbiamo farlo noi , ognuno per se stesso.
Il mio pensiero va a Paolo, e ai suoi cari .
Paolo ,uno di noi,  che ieri aveva freddo , che voleva divertirsi e che voleva accettare la sfida .
Ora il freddo c'è un po nei nostri cuori, ma soprattutto in casa di Paolo.
Paolo Ponzo, che riposi inpace, era un atleta, un uomo e un padre-marito.
Come atleta sono propenso a pensare che abbia fatto il meglio per presentarsi alla MM nelle migliori condizioni , questa sara' stata una sua valutazione.
Come uomo posso capire come si sia sentito al termine della sua carriera di calciatore, ma ancora forte e con la voglia di dimostrare prima di tutto a se stesso di accettare ancora le sfide, di rimettersi in gioco,di non cedere alle voci dei "chi te lo fa fare".
 Fare trail è il rimettersi in gioco ogni volta , valutare ,accettare la sfida e il rischio.Superare o tentare di farlo e alla fine sentirsi bene ,stanco ma contento, vivo!.
Come padre e marito..qua sta il difficile.. come spiegare a tuo figlio , fermo restando che quello che vorresti gli rimanesse sia la parte detta prima, il messaggio positivo .
 Ma come dirgli che il loro papa' è mancato facendo quello.Come farlo accettare ad una moglie .
Questi sono oggi i miei pensieri..
Buon Viaggio Paolo, un giorno ci rincontreremo.
Conosco bene gli organizzatori della MareMontana, sono amici, ora sara' un bailamme di notizie, inchieste,frasi .
Spero che quanto si possa prendere di esperienza , personale o collettiva, venga preso .
Seguiremo con interesse.